Nascita e storia dei locomotori elettrici FS E656 "Caimano"

Le E.656/E.655 Caimano sono locomotori elettrici pesanti articolati ad uso passeggeri sviluppati per le Ferrovie dello Stato negli anni '70 e tuttora circolanti.

Devono il loro nome al concorso lanciato dalla rivista specializzata "L'eco della rotaia", dal quale deriva lo stesso logo, un caimano verde-giallo in corsa, apposto secondo l'uso di allora sul lato della cabina. Sono composti da due semicasse accoppiate con 3 carrelli a 2 assili, mossi da 12 motori a corrente continua da 400 chilowatt ognuno. A seconda delle versioni sono presenti due motoalternatori oppure uno o due convertitori statici. Si tratta degli ultimi mezzi costruiti con il rodiggio a tre carrelli tipico di diverse famiglie di mezzi italiane,come E.636,E.645, E.646, per risolvere il problema delle linee con molte curve e di raggio ridotto; il passo rigido del veicolo veniva drasticamente ridotto, rendendo i mezzi meno aggressivi verso la rotaia.

E656 092 Civitavecchia
La E656 092 in sosta a Civitavecchia, nei colori d'origine.

Nei primi anni settanta le Ferrovie dello Stato italiane attraversavano un periodo di riorganizzazione del parco macchine. Le locomotive di prima generazione per viaggiatori (come le E.428) erano ormai abbondantemente obsolete dopo 40 anni di servizio, mentre le più recenti E.646 stavano via via diventando insufficienti all'aumentato servizio passeggeri. Infatti l'aumento del numero di treni pendolari aveva spinto i vertici della direzione tecnica a riassegnare na parte delle E.646 ai treni navetta,sottraendole ai treni passeggeri più "impegnativi".

Nonostante il successo delle nuove E.444, veloci e potenti, occorreva avere in breve tempo delle nuove motrici caratterizzate da una potenza maggiore, da velocità massime medio alte e da circuiti di comando moderni anche con uso di elettronica al posto dei vecchi sistemi elettromeccanici. Tutto questo cercando di mantenere la più grande semplicità possibile. Per evitare le incertezze della sperimentazione e i tempi unghi si preferì ripiegare su una totale revisione del progetto collaudatissimo delle E.645-646 modernizzandolo e rendendolo più funzionale alle nuove necessità. Essendo destinate al traino di treni pesanti anche in linee a grande pendenza, e date le richieste tecniche in fatto di attrezzature, le E.656 avrebbero dovuto avere una massa superiore alla media, e molto spazio interno per l'alloggiamento degli impianti. Le cabine alle estremità furono previste in posizione avanzata, quasi a sbalzo. Con 120 tonnellate nella versione definitiva, le E.656 erano del 50% più pesanti rispetto alle E.444. I limiti del progetto a due semicasse si manifestarono presto in quanto si innescavano dei moti oscillatori e di serpeggio non facilmente controllabili.

In seguito alle prove la velocità prevista di 160 km/h si rivelò una chimera, e le E.656 vennero limitate a 150 km/h,tranne un breve periodo di esercizio per le unità di sesta serie Navetta, limitatamente alla linea ferroviara Direttissima tra Firenze e Roma.

Si ringrazia l'autore degli articoli su www.wikipedia.it - Url Originale: Locomotiva_FS_E.656